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ingv sede roma

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è stato costituito con Decreto legislativo 29 settembre 1999, n. 381, dalla fusione di cinque istituti già operanti nell'ambito delle discipline geofisiche e vulcanologiche: l’Istituto Nazionale di Geofisica (ING), l’Osservatorio Vesuviano (OV), l’Istituto Internazionale di Vulcanologia di Catania (IIV), l’Istituto di Geochimica dei Fluidi di Palermo (IGF) e l’Istituto di Ricerca sul Rischio Sismico di Milano (IRRS).

In quanto struttura operativa del Servizio Nazionale di Protezione Civile, ai sensi del proprio decreto legislativo 381/1999 e del decreto Legislativo 1/2018, all’INGV sono affidati il monitoraggio e la sorveglianza della sismicità dell’intero territorio nazionale e dell’attività dei vulcani attivi italiani, nonché dei maremoti nell’area mediterranea attraverso la gestione di reti osservazionali con strumentazioni tecnologicamente avanzate e distribuite sul territorio nazionale, o concentrate intorno ai vulcani attivi tramite il presidio h24 di tre Sale operative a Roma, Napoli e Catania.

La missione e gli obiettivi di ricerca dell’Istituto sono indicati nell’articolo 2 dello Statuto (G.U.Serie Generale n. 27 del 02-02-2018).

Obiettivo primario dell’INGV è contribuire alla comprensione della dinamica del Sistema Terra, nelle sue diverse fenomenologie e componenti solida e fluida, e alla mitigazione dei rischi naturali associati.


LE INFRASTRUTTURE SCIENTIFICHE PER LA RICERCA
Le Reti strumentali sono alla base del sistema progettato e sviluppato nel corso degli anni dall’INGV per studiare e comprendere l’evoluzione della Terra e le sue dinamiche. Queste infrastrutture, a carattere multidisciplinare, sono finalizzate al monitoraggio e alle osservazioni dei fenomeni e costituiscono la principale risorsa della comunità scientifica INGV per la ricerca nell’ambito delle Geoscienze e per promuovere l’innovazione scientifica e tecnologica.

I dati provenienti da tutte le Reti attualmente gestite dall’INGV rendono possibile il monitoraggio e la sorveglianza in tempo reale dell’attività sismica e vulcanica sull’intero Territorio nazionale e nel Mediterraneo.

Il Progetto MEET ha lo scopo di aggiornare, implementare, ampliare questa fitta rete osservativa. 

Tutti i dati prodotti saranno integrati nell’infrastruttura europea EPOS, European Plate Observing System.