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TRENTA STUDENTI E STUDENTESSE DA DIVERSE PARTI DEL MONDO PER LO STUDIO DELLE NUBI VULCANICHE E CONVETTIVE
L' ottava edizione della Convective and Volcanic Clouds (CVC) training school guarda al futuro.

“Lavoro in un data center in India. E attualmente sto lavorando per raccogliere i dati in un modello numerico di previsione metereologica (NWP) per fare previsioni sui cicloni tropicali e sui monsoni. Ho imparato molto da questa scuola: dall'assimilazione dei dati al telerilevamento satellitare, alle misurazioni sul campo, ai vulcani. È stata un'esperienza davvero straordinaria. Ho partecipato grazie a una borsa di studio e voglio esprimere la mia gratitudine per avermi dato l’opportunità di essere qui tra i ricercatori. Questo mi motiva davvero a proseguire la ricerca”

Tanvi è una dei trenta partecipanti tra studenti di dottorato e giovani ricercatrici, provenienti da tutto il mondo, che hanno partecipato a una settimana di studio per approfondire le proprie conoscenze nel campo della rilevazione, stima e modellazione delle nubi vulcaniche e convettive, sfruttando le più aggiornate tecniche di analisi e una strumentazione di monitoraggio all’avanguardia.

L’ottava edizione della Convective and Volcanic Clouds (CVC) training school si è svolta dal 2 all’8 ottobre a Nicolosi (Catania), ai piedi dell’Etna, grazie anche ai fondi del progetto PNRR-MEET (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Monitoring Earth’s Evolution and Tectonics) finanziato dall’Unione Europea (Next Generation EU) per l’implementazione delle infrastrutture scientifiche.

La CVC, che ha ricevuto quest’anno il patrocinio della International Association of Volcanology and Chemistry of the Earth's Interior (IAVCEI), dell’Associazione Italiana Vulcanologia (AIV) e del Comune di Nicolosi, ha coinvolto studenti e studentesse da Argentina, Belgio, Cile, Cina, Germania, Grecia, India, Inghilterra, Italia, Messico, Portogallo, Romania e Turchia, in lezioni teoriche e campagne di misura con il supporto di esperti di fama internazionale.

La scuola ha avuto una duplice finalità: formare alle tecniche di telerilevamento da satellite e da terra per il monitoraggio e la modellazione delle nubi convettive e vulcaniche; creare un collegamento con i possibili utilizzatori finali: attraverso la comprensione delle esigenze di piloti e gestori dell’aviazione si è ragionato su come la ricerca scientifica possa fornire risposte adeguate e dati affidabili. 

Gli studenti sono stati coinvolti in esercitazioni pratiche dedicate alla simulazione delle colonne eruttive, delle nubi vulcaniche e all’uso dell’intelligenza artificiale applicata ai fenomeni in analisi. La campagna di misura sull’Etna ha visto impegnati i partecipanti nelle varie fasi di analisi: utilizzo delle telecamere che operano nell’Ultravioletto (UV) e nell’Infrarosso Termico (TIR), elaborazione dei dati raccolti e confronto tra le misure effettuate in campo e quelle ottenute da satellite. Il parametro principale analizzato è stato il flusso dell’anidride solforosa, la cui variazione è un importante indicatore dello stato di attività dei vulcani.

Stefano Corradini, ricercatore dell’INGV è uno dei responsabili scientifici della scuola: “L’obiettivo di questi anni è stato quello di costruire una scuola dedicata a giovani ricercatori in grado di implementare le loro competenze nel campo del monitoraggio e della modellazione con lo scopo di fornire supporto e prodotti affidabili alle autorità competenti, migliorare i sistemi di allarme in tempo reale e la sicurezza aerea. La scuola offre un ambiente stimolante in cui gli studenti possono sviluppare le proprie capacità e avviare collaborazioni che negli anni hanno dato vita a progetti internazionali e ricerche all’avanguardia”.

http://www.cvctrainingschool.org/