onde sala
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“Alla fine la scienza è lo strumento più potente che abbiamo perché solo quando qualcosa è condiviso diventa patrimonio scientifico”

Rossella Panarese
giornalista scientifica

L’ Open Science è la sfida più importante per la scienza del ventunesimo secolo, perchè la definisce come bene pubblico globale. 

L’Unesco ne individua quattro aspetti fondamentali: conoscenza scientifica aperta, infrastrutture scientifiche accessibili, dialogo aperto con gli altri sistemi di conoscenza e coinvolgimento di tutti gli attori sociali.

  IMMAGINE 1 OPEN SCIENCE

UNESCO.org, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

La Commissione Europea ha individuato 8 pilastri per l’attuazione di una Scienza Aperta: FAIR Data, Research Integrity, Next Generation Metrics, Future of Scholarly Communication, Citizen Science, Education and Skills, Rewards and incentives e European Open Science Cloud (EOSC).

Rendere aperti i dati della ricerca è il primo passo fondamentale verso l’Open science. Perchè siano realmente aperti i dati devono rispettare i principi FAIR (Findable / Rintracciabili, Accessible / Accessibili, Interoperable / Interoperabili e Re-usable / Riutilizzabili)

IMMAGINE 2 OPEN SCIENCE

Image by Patrick Hochstenbach, CC0 1.0

MEET prosegue le attività già intraprese dall’INGV in questa direzione attraverso la costruzione della Piattaforma italiana per le scienze della terra solida (IPSES) che permetterà la condivisione dei dati aperti multiparametrici e multidisciplinari rivolti ad un pubblico ampio: ricercatori, istituzioni pubbliche, cittadinanza e settore privato interessato a sviluppare servizi a valore aggiunto basati su dati scientifici.