Lo Stretto di Messina è un punto nevralgico dell'Arco Calabro Peloritano, colpito negli ultimi 250 anni da alcuni dei più disastrosi terremoti dell'area mediterranea. L'area dello Stretto di Messina è anche particolarmente vulnerabile dal punto di vista ambientale, per il suo assetto montuoso, la sua forte urbanizzazione e per il ruolo di nodo strategico tra la Sicilia e l'Italia continentale. Il Messina NFO sarà dotato di un'infrastruttura di ricerca costituita da una fitta rete di sensori multiparametrici, in grado di studiare in dettaglio i processi di deformazione lenti e veloci legati al ciclo sismico, valutare il tasso di deformazione associato alle principali faglie e valutare gli effetti del regime pluviometrico/deflusso sulla stabilità dei versanti e sulla ricarica dei corpi idrici sotterranei sfruttati per usi antropici.
Coordinatore:
Mario Mattia
Sintesi Progettuale